VIDEO ABOUT TOGA ARTS PARK AND THE SUZUKI ACTOR METHOD TRAINING –
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Sviluppato dal regista di fama internazionale Tadashi Suzuki, l’obiettivo principale del Metodo Suzuki è il ripristino della totalità del corpo umano attraverso il contesto teatrale e la scoperta delle capacità espressive innate dell’attore. Una disciplina fisica rigorosa, costruita anche attraverso influssi diversi come il balletto, il teatro tradizionale giapponese e greco, le arti marziali, che mira ad aumentare la potenza e l'impegno emotivo e fisico dell’attore.
Dal libro Culture is the Body di Tadashi Suzuki: “Una società possiede una cultura se le capacità percettive ed espressive del corpo umano vengono utilizzate nella loro complessività, ossia se esse costituiscono la base della comunicazione. La civiltà è cresciuta in connessione con le funzioni del corpo umano: le invenzioni tecnologiche sono il risultato dell’aspirazione dell’uomo a espandere le funzioni basilari del corpo umano. Ad esempio il telescopio risponde al desiderio umano di estendere la facoltà visiva. Ma quale tipo di energia è richiesta per una materializzazione di tali aspirazioni? Oggi, un modo per valutare il grado di modernizzazione di un Paese, è misurare la quantità di energia non-animale utilizzata.
Spostando la riflessione nello specifico del teatro, notiamo lo stesso rapporto di valutazione: la maggior parte degli spettacoli teatrali sono “modernizzati”, ossia utilizzano volentieri l’energia non-animale — pensiamo all’illuminazione e alla scenotecnica — a scapito delle potenzialità dell’energia animale, con la conseguenza di creare una scissione, uno smembramento, delle nostre facoltà fisiche del nostro essere originale.
Abbiamo bisogno di ricomporre l’unità delle funzioni fisiche, di riappropriarci delle capacità percettive ed espressive del potere del corpo umano. In questo modo possiamo mantenere la cultura all’interno della civiltà.
Il metodo consiste nell’enfattizzare la comunicazione del corpo con il terreno per recuperare la consapevolezza di tutte le funzioni fisiche del corpo e di sviluppare la concentrazione attraverso il controllo del respiro.
Da tempi recenti tendiamo a trattare l’espressione facciale come l’aspetto più importante della recitazione. Le persone sembrano credere che sia possibile leggere l’anima di qualcuno solo guardando la sua espressione del volto. Questo è il motivo per cui la televisione e il cinema si servono costantemente di primi piani, ma possiamo affermare con certezza che se si vuole percepire la presenza umana di una persona e il suo carattere, il modo migliore è di guardarne tutto il corpo. E ciò perché noi captiamo la presenza dell’altro ‘e la natura di tale presenza’ dalla quantità e qualità di energia sprigionata dal suo corpo.
Oltre a imparare a usare la voce con potenza espressiva, gli attori imparano a far parlare il proprio corpo anche quando stanno in silenzio.”
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